Il percorso di ricerca artistica di Franco Porcasi inizia dalla metà degli anni Cinquanta, con tele che mostrano immediatezza e sintesi formale delle immagini con poco spazio per i colori intermedi e le sfumature.
All'inizio degli anni Ottanta, l'artista abbandona l'utilizzo del pennello e sperimenta la pittura a spatola. Con l'uso di questa tecnica, egli ottiene una resa finale che mostra con forza la corposità delle immagini.
Negli anni successivi, la scelta dei soggetti, l'invenzione iconografica e la ricerca cromatica riportano alle suggestioni degli affreschi pompeiani, al mondo poetico pagano, quindi neo-platonico, e al fascino del Rinascimento maturo.
Il territorio vesuviano, epicentro di una grande energia umana – la «vesuvianità» –, è fonte di ispirazione per i lavori della maturità, che presentano una complessa struttura architettonica e un armonico ritmo compositivo.
Franco Porcasi (Napoli, 1940) frequenta il corso di studio quinquennale di Belle Arti (diploma e magistero) presso l'Istituto d'Arte «Filippo Palizzi» di Napoli.
Perfeziona la propria formazione con il corso di figura e nudo dal vero all'Accademia di Belle Arti di Napoli tenuto dal Prof. Domenico Spinosa. Allievo presso il laboratorio artistico del Prof. Antonio Rega a Marechiaro, coltiva una passione innata per la pittura.
Vincitore di concorso, si dedica per circa quarant'anni all'insegnamento del disegno e della storia dell'arte, prima in Irpinia e poi a Napoli. Nel 1970 si stabilisce a Portici (NA), dove tutt'ora coltiva il suo interesse per l'arte.
Dal 2016 è membro del M.A.R.I.C. (Movimento Artistico per il Recupero delle Identità Culturali), fondato dall'artista salernitano Vincenzo Vavuso.
Ha all'attivo numerose esposizioni personali e collettive. Per le sue opere ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti.